Trattare i deficit del campo visivo con la stimolazione dei neuroni multisensoriali. Dalla collaborazione decennale tra IRCCS Fondazione Stella Maris, Istituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Calambrone (Pisa) e Linari Engineering è stato messo a punto il dispositivo medico AVDESK, capace di sfruttare la plasticità cerebrale con possibilità di far diventare i neuroni multisensoriali visuo-acustici specializzati nella sola risposta visiva. In questo modo il soggetto riuscirà a sviluppare un meccanismo di compenso molto efficace che è quello di muovere gli occhi nella direzione del campo visivo cieco e acquisendo talvolta una visione di tipo inconscio.
“Il progetto sperimentale coinvolge pazienti, adulti o bambini, con lesioni cerebrali acquisite che determinano un deficit campimetrico totale (emianopsia) o parziale (quadrantopsia) – spiega Francesca Tinelli, responsabile del Laboratorio Visione dell’IRCCS – e sono originate da patologie quali ictus, ischemie cerebrali, traumi o altri disturbi che compromettono la corteccia occipitale del cervello e le radiazioni ottiche. I pazienti perdono la visione di quanto accade intorno a loro, soprattutto in alcune direzioni”.
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