Riabilitazione cognitiva dell’Emianopsia

Riabilitazione cognitiva dell’emianopsia tramite stimolazione multisensoriale

AvDesk è un dispositivo di teleriabilitazione multisensoriale, frutto di una collaborazione con IRCCS Stella Maris. Da più di 10 anni si sta lavorando a un trattamento riabilitativo compensativo che sembra dare ottimi risultati sia nei soggetti con emianopsia che in quelli con neglect.

Il dispositivo propone un trattamento di riabilitazione cognitiva ed è in grado di potenziare le abilità visive tramite stimoli audiovisivi.

Che cos’è l’emianopsia e quali sono i sintomi?

Questa problematica scaturisce in seguito a lesioni legate a eventi traumatici, più frequentemente dovuti a demenza vascolare, alle cortecce visive primarie, aree designate all’elaborazione delle informazioni visive. Il numero di pazienti con emianopsia in seguito a un ictus è sorprendete: 25.000 nuovi casi (il 60% del totale).

La terapia è pensata per riabilitare pazienti, bambini e adulti, che presentano un deficit del campo visivo derivante da malattie neurologiche.

Quali sono le cause dell’emianopsia?

Ecco le principali cause di questa problematica sono:

Trattamento di riabilitazione cognitiva

Attraverso la stimolazione dei neuroni multisensoriali (di tipo audio/visivi) si va ad allenare i movimenti oculari nella direzione in cui il paziente ha il deficit campimetrico o il neglect. Il soggetto deve dimostrare di aver percepito il target luminoso (luce rossa), interagendo con un pulsante e direzionando gli occhi verso l’origine del suono.

Il processo neuroriabilitativo è volto ad aumentare nel paziente il movimento saccadico, ovvero il tempo di risposta a stimoli audiovisivi. Questo tipo di approccio sfrutta i meccanismi di plasticità neurale, naturalmente presente nel cervello, e di integrazione di elementi multisensoriali. In questo modo si ottiene così un progressivo rinforzo delle funzioni compensatorie (come l’implementazione di adeguate strategie oculomotorie).

neuroni multisensoriali, particolarmente attivi nei primi anni di vita per poi cedere a una sorta di “letargo”, rispondono in maniera migliore a uno stimolo multisensoriale (uditivo e visivo). Questo tipo di neuroni audiovisivi sono situati nel collicolo superiore, zona che, anche nel caso di lesioni come uno stroke cerebrale, resta preservata da danni.

Emianopsia: riabilitazione multisensoriale

Nei webinar che organizziamo durante il corso dell’anno, la Dott.ssa Tinelli, neuropsichiatra infantile e Responsabile del Laboratorio di Visione presso presso IRCCS Stella Maris, ha presentato l’applicabilità dell’approccio multisensoriale anche in bambini con emianopsia dovuta a lesioni acquisite e non congenite. I soggetti con lesione congenita hanno una riorganizzazione spontanea dovuta alla grande plasticità cerebrale presente alla nascita; viceversa, i bambini con lesione acquisita si avvicinano a un tipo di comportamento più simile a quello degli adulti: difficoltà in compiti di esplorazione visiva, lettura, riconoscimento di persone, etc.

In uno studio di qualche anno fa alcuni bambini emianoptici con lesioni congenite e acquisite sono stati sottoposti a una batteria di test di esplorazione visiva con lo scopo di individuare un target. Nei soggetti con lesione congenita, sia nel lato ipsilesionale che in quello controlesionale (quello del deficit campimetrico), i tempi di reazione sono simili; ciò non avviene nei bambini con lesione acquisita dove i tempi di reazione nel lato emianoptico sono il doppio di quelli del lato sano.

Gli sviluppi della ricerca

Studi successivi hanno permesso di capire che nei bambini con lesioni congenite ed emianopsia si sviluppa il blindsight o visione cieca, a differenza di quanto accade nei bambini con lesione acquisita. Per dimostrare ciò sono state utilizzate tecniche di forced choice di tipo psicofisico.

Arrivati a questo punto dello studio, la sfida principale è stata intuire in che modo aiutare bambini emianoptici con lesioni acquisite. È così stato applicato il trattamento riabilitativo basato sulla stimolazione dei neuroni multisensoriali con successo. La durata del trattamento è breve (2-3 settimane), per cui spesso con una buona motivazione iniziale è possibile ottenere ottimi risultati anche nei bambini.

I principi fondanti alla base di questo tipo di riabilitazione sono tali da allargare le opportunità applicative di questo trattamento ad altre tipologie di deficit visivi e cognitivi.

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